COMUNITÁ PASTORALE MARIA REGINA DEGLI APOSTOLI

Comunità Pastorale

Maria Regina

degli Apostoli

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La parola del parroco

Ancorati a Cristo

Il desiderio e la ricerca della salute, della sicurezza, della salvezza sono, da sempre, una costante dell’anima umana, per questo l’ancora – lo strumento usato nella navigazione mediterranea per la stabilità e la sicurezza delle imbarcazioni, unico mezzo di sicurezza contro le insidie del mare per gli antichi – divenne presto simbolo di speranza.
I cristiani avvertirono immediatamente le meravigliose relazioni simboliche dell’ancora con la loro fede.
Essi che, nel primo secolo, attendevano un ritorno imminente di Cristo, si ancoravano a questa speranza escatologica, utilizzando l’ancora come simbolo dell’attesa.
Incisa sulle sepolture, divenne espressione della fede nella vita eterna dei primi cristiani. Gli epitaffi del II secolo portano l’ancora col nome del defunto e a volte l’acclamazione “Pax tecum, pax Cristi, vivas in Deo”.

Ruffino d’Aquileia (345-410) scriveva: “Come il navigante quando si alza la tempesta getta l’ancora, così  noi se abbiamo l’ancora della speranza fissa in Dio,  non ci spaventeremo di fronte a qualsiasi tempesta del mondo”.
L’ancora è rappresentata spesso accanto ad uno o più  pesci che raffigurano Gesù Cristo stesso; a volte sono  aggiunte delle palme, simbolo dell’era messianica o  delle colombe, che rappresentano le anime dei defunti.

Sono preziose testimonianze che sottolineano quel clima di gioiosa speranza che pervade le catacombe e che è espresso dalla celebre frase di Tertulliano:

“La fiducia dei Cristiani è la risurrezione dei morti”.

Il segno dell’ancora per la sua forma a croce venne poi usato soprattutto durante le persecuzioni come simbolo camuffato della croce di Cristo.

San Giustino, nel II secolo, aveva affermato:

“La nostra speranza è appesa a Cristo Crocifisso”

ecco, perciò, a esprimere questa consolante certezza, l’iscrizione con l’ancora e i due pesci, nella Catacomba di Domitilla, a Roma: i cristiani stanno appesi alla speranza della croce di Cristo.

Perciò l’ancora, segno di speranza, simile alla Croce, mi sembra possa essere l’immagine con la quale addentrarci nella Quaresima che sta alle porte.

Papa Francesco così scrive nella Bolla di indizione del Giubileo, al numero 25:
«Noi, che abbiamo cercato rifugio in lui, abbiamo un forte incoraggiamento ad afferrarci saldamente alla speranza che ci è proposta. In essa, infatti, abbiamo come un’àncora sicura e salda per la nostra vita: essa entra fino al di là del velo del santuario, dove Gesù è entrato come precursore per noi» (Eb 6,18-20).

È un invito forte a non perdere mai la speranza che ci è stata donata, a tenerla stretta trovando rifugio in Dio.” La Quaresima può essere proprio occasione per cercare rifugio in Dio e solo in lui.

 

 

 

La preghiera, il digiuno e la carità che in questo periodo si intensificano sono proprio un modo per dire con la nostra vita e le nostre scelte l’unicità di Dio.
La Quaresima è anche un momento in cui rinnovare la nostra fiducia nella saldezza di Dio. La contemplazione della passione di Gesù, soprattutto nella Via Crucis e nell’adorazione della Croce, o è puro devozionalissimo, oppure è capace di farci entrare in quella fiducia che caratterizza il legame tra Gesù e Dio Padre.

Come Gesù in Croce getta tutta la sua speranza in Dio, così anche noi ci aggrappiamo alla Croce di Gesù per trovare la forza dell’abbandono fiducioso in ogni momento, sicuri e certi della risposta di Dio Padre nei confronti del gesto di suo Figlio ovvero la Resurrezione, promessa a ciascuno di noi.

La conversione richiesta in questa Quaresima potrà essere proprio il verificare dove gettiamo l’ancora della  nostra vita, in cosa o in chi fondiamo la nostra saldezza.

Nei santi quaranta giorni che iniziamo, nella nostra comunità, avremo più occasioni, spirituali, artistiche, testimoniali ed esperienziali in cui confrontarci con l’esperienza dell’essere ancorati a Cristo.

Se contiamo solo su di noi o riponiamo tutta la nostra fiducia in qualcuno o addirittura nelle cose, ne rimarremo delusi.

Se invece puntiamo tutto sullo sguardo di Gesù, sui suoi sentimenti, sulla sua Parola, sulla sicurezza che solo viene da lui, allora avremo trovato il porto sicuro pur in mezzo alla tempesta.

Buona Quaresima!

                                                               Don Giovanni