COMUNITÁ PASTORALE MARIA REGINA DEGLI APOSTOLI

Comunità Pastorale

Maria Regina

degli Apostoli

Barzago

Bevera

Bulciago

Don Antonio Farina

parroco di Bulciago
dal 1905 al 1924

Antonio Farina originario di Bulciago fu ordinato sacerdote nel Settembre 1885 e dietro istanza del Parroco locale don Luigi Foglia venne destinato come coadiutore in questa parrocchia.

Carico che sostenne fino al giorno 28 Novembre 1894, quando perdurando l’infermità del Parroco Foglia, fu da Sua Eccellenza Monsignor Mantegazza nominato Delegato Arcivescovile in luogo, fino alla morte del Parroco don Luigi Foglia avvenuta la notte del 10 gennaio 1905.

In questo lungo intervallo sostenne da solo tutto il peso degli oneri parrocchiali, binando nei giorni festivi onde dare comodità alla popolazione d’adempire il precetto festivo. Col saggio, prudente ausilio del vicario foraneo don Giuseppe Quirici accomodò completamente le pendenze che il parroco aveva con la confraternita e la fabbriceria a motivo della sua poca esatta amministrazione. Istituì la Pia Unione delle figlie di Maria, e dei Luigini.

Tra il 1829 ed il 1830 ricostruì la Chiesa parrocchiale su disegno dell’architetto Magistretti di Como. E ciò mediante il generoso concorso di proprietari locali, e la prestazione gratuita di tutti i parrocchiani
La chiesa fu benedetta dal parroco Giuseppe Spreafico il giorno 21 settembre 1830, nella vigilia dei Santi Cosma e Damiano.

Nel 1861 la chiesa fu decorata dall’Affresco, che si ammira tuttora nella volta della Chiesa, raffigurante San Giovanni Evangelista. Lavoro pregevole del pittore Sabatelli Luigi junior (1818-1899), come risulta anche dal confesso di pagamento del 16 settembre 1861 conservato nell’archivio della Chiesa Parrocchiale.

L’ 11 maggio 
1896 il cardinale Andrea Carlo Ferrari venne, a Bulciago, per la sua prima visita pastorale, accolto con grande giubilo ed entusiasmo dal popolo.

Nel 1897 venne ricostruito ed ampliato l’armadio della sacrestia, e fatti due armadietti per l’Olio Santo e per la [reliquia?] di Santa Croce.

Nel 1898 fu riportato e messo a nuovo l’artistico Stendardo di stile barocco, che forma si può dire il più ricco ornamento di questa Chiesa, regalato pare dal Vescovo della diocesi di Lodi  Gianantonio Della Beretta (Milano 15 luglio 1733 – Lodi 16 febbraio 1816) che era proprietario dei possedimenti ora Taverna.

Nel 1899 venne riparato e riformato per cura del Signor Ermolli di Varese l’organo inutilizzato da anni perché guasto ed inservibile. L’organo era stato acquistato dalla prepositurale di San Vittore di Missaglia e installato nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista di Bulciago da Giuseppe Bernasconi fabbricatore di organi, il quale ricevette il saldo per la posa in opera il 14 novembre 1849.

Nel 1900 il comune ampliò il Cimitero e costruì a proprie spese la Cappella centrale. Don Antonio Farina, allora delegato arcivescovile ad augendum bonum animarum, et parocchianorum pietatem erga fedeles defunctos, domandò ed ottenne dal comune la cessione di detta Cappella, che, con decreto 25 Maggio 1901 veniva da sua eminenza il cardinale arcivescovo eretta canonicamente e dedicata al culto in onore di Gesù Cristo Redentore. Venne benedetta assieme alla parte nuova del cimitero, il 20 Giugno 1901, dal vicario foraneo sacerdote Giuseppe Quirici. Successivamente ad opera del pittore Romeo Rovetta [Rivetta] di Milano, vennero realizzati l’affresco sopra la porta della Cappella, rappresentante il Divin Redentore, ed il quadro dell’altare, rappresentante la risurrezione della figlia di Giairo.

Il 9 febbraio 1904, l’Autorità ecclesiastica approvò il progetto del santuario dei morti dell’Avello su disegno del reverendo Giuseppe Brenna, notificato dal capomastro Paolo Usuelli di Costamasnaga che era stato presentato l’anno precedente. La costruzione del santuario cominciò il successivo 20 febbraio.

Il 10 gennaio 1905, durante la notte, moriva il Parroco don Luigi Foglia. Il coadiutore don Antonio Farina venne nominato parroco il 4 febbraio e placitato l’11 Giugno. L’ ingresso solenne in parrocchia avvenne il successivo 27 agosto. Il 17 giugno 1905 venne destinato come coadiutore in questa Parrocchia il novello sacerdote don Davide Canali.

Nel giugno del 1905 venne completato la costruzione del Santuario della Madonna del Carmine o dei morti dell’avello. Il santuario fu inaugurato, con solenne benedizione il 28 agosto 1905 dal reverendo Luigi Colombo preposto di Oggiono su delega del parroco Farina. Agli inizi dell’anno  Poco prima e precisamente il 20 agosto 1905 sua eminenza il cardinale Andrea Carlo Ferrari venne per la sua seconda visita pastorale, accolto con grande giubilo ed entusiasmo dal popolo.

Nel 1910 il santuario venne ampliato con due locali ad uso sacrestia, sempre su disegno del reverendo Giuseppe Brenna, notificato dall’ingegnere Luigi Arnaboldi di Milano, ed approvato dalla curia il 15 dicembre 1909.

1912 Il santuario venne sobriamente decorato dal pittore Panzeri di Costamasnaga. il 24 luglio sua eminenza il cardinale Andrea Carlo Ferrari venne per la sua terza visita pastorale, sempre accolto entusiasticamente dal popolo.

1915 – 1918, anni della grande e dolorosa guerra, sui diari parrocchiali vennero annotate solo preghiere, lacrime e sofferenze.  

Nel 1922 la Chiesa di S. Giovanni fu arricchita con due quadri in affresco ai lati dell’altare e la gloria degli Angeli adoranti il Santissimo Sacramento sulla volta opera del pittore Enrico Volonterio. Venne realizzato il baldacchino, voluto dalla popolazione con a capo la confraternita. È un grazioso lavoro disegnato dalla Scuola dell’Arte Cristiana «Beato Angelico» ed eseguito dalle suore Canossiane di Via Chiusa di Milano..

L’11 novembre 1924 don Antonio Farina moriva compianto e benedetto da tutta la popolazione.